curiosità stroriche padovane  1°

UN AMBASCIATORE STRAORDINARIO

Nel 1373 Francesco da Carrara signore di Padova era alleato con l'Ungheria, e combatte a fianco di essa contro la Repubblica Veneta.

La Serenissima che già aveva vinto i turchi nelle acque di Zara, riporto i facile' vittoria sugli Ungheresi e cosi riuscì a domare anche i Padovani. i quali chiesero pace accettando patti che Venezia aveva imposti. Per le trattative si reco a' Venezia il figlio di Francesco, chiamato Novello, accompagnato da Francesco Petrarca in veste di .ambasciatore, essendo il poeta grande amico del signore di Padova. Giunta a Venezia, per la via di Fusina, l'ambasceria padovana che era accompagnata da molti nobili e dottori dell'Università, venne bene accolta dalla Signoria di Venezia.

L'udienza ebbe luogo il 28 settembre 1373, nella Sala del Consiglio, in presenza di tutti i senatori vestiti di broccato d'oro e col Doge assiso sul trono. Novello da Carrara venne avanti per primo inchinandosi, ma tutti gli sguardi erano rivolti al grande Petrarca che era il vero capo dell' ambasciata o Ma dinanzi alla magnifica congregazione di quella Signoria, il Poeta già vecchio e malaticcio si commosse, gli manco la memoria, non poté parlare, e l'udienza venne rimandata al giorno dopo.

E l'indomani il Petrarca, rinfrancato, parlò con tanta eloquenza e con parole cosi convincenti, che ottenne una forte mitigazione ai patti: ed il Doge sollevo Novello inginocchiato, dicendogli:

"Va in pace fiol mio, e dighe a to pare che non staga piu a pecar contro de nu."

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Ignazio Sommer (Merzio)